venerdì 31 agosto 2007

John Steinbeck - Pian della Tortilla

Pablo abbassò la falda del cappello sugli occhi a ripararsi dal sole.
"Charlie Meeler mi ha detto che Danny si è messo con Rosa Martin, quella ragazza portoghese."
Pilon saltò su, allarmato.
"Ahi, queste portoghesi mirano sempre al matrimonio. Amano il denaro. Se riesce a farsi sposare forse Danny ci seccherà a volere la pigione. La Rosa pretenderà vestiti nuovi. Tutte le donne portoghesi ne pretendono. Io le conosco."
Anche Pablo si mostrò contrariato.
"Forse se andassimo da Danny a parlargli..."
(...)
"Ah, queste donne," disse.
"Sono bestie pericolose," disse Pilon. "Ho saputo di una certa ragazza portoghese qui del Piano che guai ad andarci insieme...
Uno se ne ricorderebbe per tutta la vita."
Pablo fece dei rumori di disapprovazione con la lingua. E aprì le braccia.
"Dove resta da andare a un uomo?", esclamò. "Non vi è donna di cui uno possa fidarsi!"
Tanto lui che Pilon scrutarono la faccia di Danny ma non videro alcun segno di allarme su di essa.
Disse Pilon: "La ragazza si chiama Rosa."
"Ah, tu parli di Rosa Martin," osservò Danny senza troppo interesse. "Bé, bisogna sempre aspettarsi il peggio da una portoghese."

giovedì 30 agosto 2007

Presidio permanente di Montale - No Inceneritori


A volte, anche spargere una notizia può servire:
"Presidio permanente informativo contro la riapertura ed il raddoppio del termodistruttore di Montale. Gli inceneritori vanno chiusi per sempre, BASTA CON I VELENI CHE CI PROPINANO! Siamo come sempre pronti a ribadire il nostro NO!
Al presidio c'e' bisogno di tutt*! La salute e' di tutte e tutti."
http://groups.google.it/group/presidiopermanentedimontale/topics?hl=it

mercoledì 29 agosto 2007

In God We Trust

Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: "La scrittura dice: la mia
casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri." [Matteo, 21:12]

Nei giorni scorsi leggevo un articolo pubblicato su "L'Espresso" del 26 luglio scorso: si intitolava "Benedetto tesoretto" e cercava di fare un po' di conti in tasca al Vaticano. Dunque, risulta che:
nel 2006 le donazioni dei fedeli siano aumentate del 56% rispetto all'anno precedente;

  1. il valore degli immobili di proprietà clericale venga stimato ad almeno 450 milioni di euro (spesso si tratta di stime catastali e quindi inferiori ai valori reali di mercato);
  2. nel 2007 lo Stato italiano, sottoforma di 8 per mille, verserà alla Chiesa Cattolica 991.278.769 euro e 9 centesimi (60 milioni in più dell'anno scorso).
  3. dal 2005 i guadagni per i diritti d'autore sui libri delle opere del papa siano cresciuti a dismisura: merito di un decreto emesso da Ratzinger che, già eletto papa, nel maggio del 2005 stabiliva "l'esercizio e la tutela, in perpetuo e per tutto il mondo, di tutti i diritti morali d'autore e di tutti i diritti esclusivi di utilizzazione economica, nessuno escluso od eccettuato, sopra tutti gli atti e i documenti attraverso i quali il sommo pontefice esercita il proprio magistero".
A questi numeri devono essere poi aggiunti i privilegi tutti italiani che vengono riconosciuti alla Chiesa Cattolica, alla faccia del principio costituzionale della laicità dello stato: il caso più "bizzarro" è quello legato al pagamento dell'ICI sugli immobili del Vaticano.
Nonostante il decreto Bersani del 2006, tutto ciò che è di proprietà della chiesa (esercizi commerciali ed Onlus più o meno fittizie inclusi) continua a non pagare l’Ici. Tradotto in soldoni,
questo porta a mancate entrate per i forzieri dello stato nell'ordine dei 400 milioni di euro all'anno, senza contare gli arretrati. Niente male per un paese nel quale, fra le tante cose, manca una seria politica di edilizia pubblica e la casa è considerata non un diritto ma un privilegio.

E se poi un signore che si definisce di sinistra e laico, tal Fausto Bertinotti, dice:
"Per quanto mi riguarda, da cittadino, penso che anche per i beni religiosi ci sono quelli che devono essere del tutto esonerati da qualunque prelievo fiscale, come quelli di esercizio di culto e
caritatevoli, e altri invece che costituiscono in qualche misura delle rendite che devono essere accortamente tassate"... béh, se così stanno le cose, siamo conciati veramente male... con
accortezza, ovviamente!

Possibile che la politica di Zapatero nella cattolicissima Spagna in materia di separazione tra competenze di stato e chiesa non riesca ad insegnarci niente? Possibile che neppure la recente
richiesta di informazioni supplementari fatta dalla Commissione europea a riguardo delle agevolazioni fiscali di cui gode la Chiesa in Italia (considerate come aiuti di Stato illegali) sia passata pressoché nel silenzio?

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_122329478.html)

Probabilmente, in Italia si è così assuefatti ad un sistema di tipo clientelare che certe cose finiscono per sembrare dovute.
Ovviamente, poi, i bilanci del Vaticano non sono di pubblico dominio e comunque se ne parla sempre molto poco; mi sembra però indicativo il fatto che a Città del Vaticano, la nazione più
piccola del mondo con una popolazione di 800 abitanti e un territorio di 441.000 mq, esistano ben tre istituzioni finanziarie: l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA),
che funziona da Banca Centrale del Vaticano (coinvolta in evasione fiscale, imbrogli finanziari e riciclaggio di oro nazista), il Ministero dell’Economia e l'Istituto per le Opere Religiose (IOR),
cui unico azionista è il papa.
Impossibile ricostruire anche tutti gli intrecci tra Vaticano e poteri forti sia in Italia (Marcinkus, capo dello IOR a partire dalla fine degli anni '70, fu, per esempio, Direttore del Banco Ambrosiano di Calvi a Nassau e alle Bahamas, senza poi contare le "normali" collusioni che lo stesso istituto clericale ebbe con mafia e P2) che all'estero (vedi a questo proposito le società fantasma dirette dallo IOR a Panama e nel Lussemburgo).
Credo che sia impossibile arrivare a capire come stiano veramente le cose, così come risulta umanamente improbabile intendere il giro di affari che ruota attorno alla fede (non solo cattolica, ben inteso)... è proprio il caso di dire che, probabilmente, solo Dio lo sa!

"Santità, può essere che io sbagli, ma mi lasci sbagliare al fianco dei poveri dopo che la chiesa ha sbagliato per secoli al fianco dei ricchi." [frase pronunciata da Fernando Cardenall, gesuita nicaraguense e Ministro dell'Educazione del governo sandinista, in occasione della visita di Woytila a Managua, 1983)

martedì 28 agosto 2007

Portugal sobe três lugares no “ranking” da qualidade dos serviços públicos

Portugal subiu três posições no “ranking” de avaliação da qualidade dos serviços públicos, ocupando agora o décimo sexto lugar, à frente da França, da Itália e da Espanha, anunciou hoje
o gabinete do coordenador do Plano Tecnológico.
De acordo com uma nota emitida pelo gabinete do coordenador nacional da Estratégia de Lisboa e do Plano Tecnológico em que é citado o relatório “Leadership in Customer Service”, da consultora Accenture, Portugal subiu da décima nona para a décima sexta posição do “ranking” que avalia os níveis de desempenho dos organismos públicos no domínio da prestação de serviços aos cidadãos e empresas.
No estudo, divulgado pelo gabinete coordenado por Carlos Zorrinho, são apontadas algumas iniciativas que estão actualmente em curso e que “contribuíram para a melhoria do desempenho de Portugal”, sendo destacado o papel do Plano Tecnológico, da Iniciativa Ligar Portugal e do programa de simplificação administrativa Simplex.
Iniciativas como o Cartão do Cidadão, Empresa na Hora, Marca na Hora, Documento Único Automóvel, Portal da Empresa e rede de Lojas do Cidadão, são também destacadas no estudo.“Estes resultados evidenciam o impacto positivo da prioridade dada pelo Governo à melhoria da eficácia dos serviços prestados pela Administração Pública aos cidadãos e às
empresas”, lê-se na nota do gabinete do coordenador do Plano Tecnológico.
Num estudo da consultora Cap Gemini, divulgado pela Comissão Europeia em final de 2006, Portugal ocupava o décimo lugar em termos de disponibilização de serviços públicos prestados
“on-line”.
http://ultimahora.publico.clix.pt/noticia.aspx?id=1303457&idCanal=10

mercoledì 22 agosto 2007

lunedì 20 agosto 2007

Estou a chegar


Era un po' che l'aspettavo e, finalmente, eccola qua: è arrivata puntuale dopo una giornata di pioggia autunnale passata a fare cose inutili per i miei progetti.
Eccola qua, la tristezza apparentemente senza senso néspiegazioni che mi fa sentire perduto per una sera e che svanisce con il primo sole. La tristezza che mi fa aprire gli occhi e mettermi in cammino.

domenica 19 agosto 2007

John Fante - "A ovest di Roma"

Ci avviammo di nuovo verso casa, con Stupido fra noi che camminava tra due file di cani che abbaiavano. Sapevo bene perché volevo tenere quel cane. Era indecentemente chiaro, ma non potevo certo dirlo al ragazzo. Ne sarei stato imbarazzato. Ma a me stesso lo potevo confessare. Ero stanco di sconfitte e fallimenti. Ero affamato di vittoria. Avevo cinquantacinque anni e di vittorie all'orizzonte non ce ne erano, tanto meno battaglie. Anche ai miei nemici era passata la voglia di combattere. Stupido rappresentava la vittoria, i libri che non avevo scritto, i luoghi che non avevo visto, la Maserati che non avevo mai avuto, le donne che desideravo, Danielle Darrieux, Gina Lollobrigida e Nadia Grey. Era il trionfo su tutti gli incapaci che avevano squarciato le mie sceneggiature tanto da farne zampillare il sangue. Era il sogno di una grande progenie, di figli dotati di un brillante intelletto iscritti a università famose, studenti con ricchi doni per il mondo. Come il mio amato Rocco, avrebbe alleviato il dolore e i lividi dei miei giorni interminabili, la povertà della mia infanzia, la disperazione della mia giovinezza, la desolazione del mio futuro.
Era un cane, non un uomo, un animale, ma col tempo sarebbe diventato mio amico, e mi avrebbe riempito la testa di orgoglio, divertimento e sciocchezze. Era più vicino a Dio di quanto io non sarei mai stato, non sapeva leggere né scrivere, ma andava bene anche così. Era un disadattato, e io ero un disadattato. Io avevo combattuto e avevo perso, lui avrebbe combattuto e vinto. Gli altezzosi alani, gli orgogliosi pastori tedeschi, li avrebbe pestati a sangue, tutti, e se li sarebbe pure scopati, e io avrei avuto le mie rivincite."

venerdì 17 agosto 2007

Intanto, in Portogallo...

Materazzi revela as palavras que levaram Zidane a agredi-lo: “Prefiro a puta da tua irmã”.
Materrazi conta que tinha agarrado a camisola de Zidane alguns segundos e o francês virou-se para ele, “em tom de troça e com ar superarrogante”, e disse-lhe: “Se queres mesmo a minha camisola dou-ta no final”. “E eu respondi com o insulto e o insulto foi: ‘prefiro a puta da tua irmã’”, revelou o central do Inter e da selecção italiana, que garantiu ter pedido desculpa, estar mais maduro e tentar não repetir os “excessos do passado”. Mais de um ano depois da final do Mundial, Materazzi revelou finalmente as palavras que fizeram Zidane perder a cabeça e ser expulso no último jogo da sua carreira, saindo ingloriamente do futebol profissional.
[http://infordesporto.sapo.pt/Informacao/Modalidades/Futebol/noticiafutebol_
futintmaterazzizizou_180807_414161.asp]

A taxa de desemprego estimada para o 2º trimestre de 2007 foi de 7,9%. Este valor é superior ao observado no período homólogo de 2006, em 0,6 pontos percentuais (p.p.), e inferior ao observado no trimestre anterior, em 0,5 p.p.. A população desempregada foi estimada em 440,5 mil indivíduos, verificando-se um acréscimo de 8,6%, face ao trimestre homólogo, e um decréscimo de 6,3%, em relação ao trimestre anterior. O número de empregados diminuiu 0,5%, quando comparado com o mesmo trimestre de 2006, e aumentou 0,4%, relativamente ao trimestre anterior.
http://www.ine.pt/portal/page/portal/PORTAL_INE/Destaques?DESTAQUES
dest_boui=5513294&DESTAQUESmodo=2

Cem activistas contra os organismos geneticamente modificados destruíram hoje um hectare de milho transgénico cultivado numa herdade em Silves, no Algarve.
http://ultimahora.publico.clix.pt/noticia.aspx?id=1302474

lunedì 13 agosto 2007

E' tutta una questione di "teologia e

Quando nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui.
È il principio primo che muove ogni altra idea, sogno e azione di Ignatius Reilly, uno dei massimi nemici del popolo americano di questo secolo.
Immaginatevi una strana miscela fra un barbone, un Oliver Hardy impazzito, un Don Chisciotte grasso e un Tommaso d'Aquino perverso.
Immaginatevi un gigante con baffoni e berretto verde da cacciatore che, fra giganteschi rutti e flatulenze, si vede costretto a continui attacchi contro un'America "priva di geometria e teologia".
Attorno a lui, in una New Orleans trasformata in palcoscenico quasi dadaista, un coro di personaggi epici.
Jones, negro in semischiavitù, che fulmina con una frase al vetriolo "quella nazista della padrona" del Notti di Follia e ci fa ridere fino a piangere.
La signorina Trixie, ottuagenaria sempre a caccia di prosciutti pasquali e, suo malgrado, dell'eterna giovinezza. Myrna, anarco-femminista di New York, che sfida con un serrato carteggio anima e sesso di Ignatius.
Una mamma disperata, Santa Battaglia e l'agente Mancuso, pronti a consolarsi con partite di bowling.
E poi, Yoghi, Rosvita e Batman, le Manifatture Levy, Gus Levy, signora e viziatissime figlie.
Immaginatevi un diario del lavoratore, una summa teologica dell'assurdo, una rivolta di operai attorno a una croce eretta nell'ufficio contabilità, chilometri di archivio ridotti a zero in un minuto, un vecchio cliente umiliato senza scampo con una lettera di insolenze ineguagliabili.
Cento pagine per immergersi, pian piano, nel mondo di questo libro, e tutte le seguenti per sperare di non uscirne più.
Immaginatevi un capolavoro, e poi leggetelo.
Questo libro è un capolavoro.
[http://www.marcosymarcos.com/john_kennedy_toole_una_banda_di_.htm]

Devo dire di avere come amico (béh, si fa per dire) un grande libraio che a volte ci becca anche. Grazie Stefano

domenica 12 agosto 2007

Sant'Anna di Stazzema: 1944 / 2007

A Sant’Anna di Stazzema, la mattina del 12 agosto 1944, si consumò uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili nel secondo dopoguerra in Italia.La furia omicida dei nazi-fascisti si abbattè, improvvisa e implacabile, su tutto e su tutti. Nel giro di poche ore, nei borghi del piccolo paese, alla Vaccareccia, alle Case, al Moco, al Pero, ai Coletti, centinaia e centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati, bruciati, straziati.Quel mattino di agosto a Sant’Anna uccisero i nonni, le madri, uccisero i figli e i nipoti.
Uccisero i paesani ed uccisero gli sfollati, i tanti saliti, quassù, in cerca di un rifugio dalla guerra.
Uccisero Anna, l’ultima nata nel paese di appena 20 giorni,uccisero Evelina, che quel mattino aveva le doglie del parto, uccisero Genny, la giovane madre che, prima di morire, per difendere il suo piccolo Mario, scagliò il suo zoccolo in faccia al nazista che stava per spararle, uccisero il prete Innocenzo, che implorava i soldati nazisti perché risparmiassero la sua gente, uccisero gli otto fratellini Tucci, con la loro mamma. 560 ne uccisero, senza pietà in preda ad una cieca furia omicida. Indifesi, senza responsabilità, senza colpe. E poi il fuoco, a distruggere i corpi, le case, le stalle, gli animali, le masserizie. A Sant’Anna, quel giorno, uccisero l’umanità intera.
La strage di Sant’Anna di Stazzema desta ancora oggi un senso di sgomento e di profonda desolazione civile e morale, poiché rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista, il cancro che aveva colpito l’Europa e che devastò i valori della democrazia e della tolleranza. Rappresentò un odioso oltraggio compiuto ai danni della dignità umana.
Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati.
[http://www.santannadistazzema.org/]


Alle fronde de salici - Salvatore Quasimodo

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
tra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

venerdì 10 agosto 2007

giovedì 9 agosto 2007

L´ Istituzione Comunale ricorda a tutti gli utenti che per accedere allo Stadio Comunale dei Fiori per praticare attività sportiva di qualunque genere è necessario il pass di riconoscimento. Questo verrà consegnato dall´ Ufficio Sport dell´Istituzione Comunale posto in piazza Obizzi 9 - piano terra - tel 0572 492339/357 con orario di apertura al pubblico. Lunedì ore 8,30 - 13,00 mercoledì ore 8,30 - 13,00 venerdì ore 8,30 - 13,00.
Si ricorda inoltre che il Consiglio d´ Amministrazione dell´ Istituzione è disponibile a ricevere gli utenti che lo desiderano ogni venerdì, previo appuntamento presso l´ Ufficio Turismo posto in via Fratelli Rosselli 2 - tel 0572 490919.
[http://www.istituzionecomunedipescia.it/news.php?news=763].

mercoledì 8 agosto 2007

Facce sveglie


Ema,
Paolino,
Silvio,
Giovanni,
Stefano,
me

giovedì 2 agosto 2007

"Qui, fratello Sancho Panza", disse Don Chisciotte, scorgendolo, "possiamo metter le braccia fino ai gomiti in ciò che si chiama avventura. Ma bada che, se anche tu mi vedessi in mezzo ai più grandi pericoli di questo mondo, non devi por mano alla spada per difendermi, salvo che tu non veda che quelli che mi fanno offesa son canaglia e bassa gente, perché in tal caso puoi ben aiutarmi; ma se fossero cavalieri, non ti è lecito né concesso in modo assoluto dalle leggi della cavalleria di aiutarmi, finché non sarai armato cavaliere."
Don Chisciotte - Miguel de Cervantes

Benché non sappia ancor bene cosa sia un blog, quasi per gioco ho deciso di provare a metterne su uno: spero soltanto che non si trasformi in un reliquiario, in un museo vecchio stampo dove conservare e mostrare sono le uniche cose che contano ma che da queste pagine possa prendere vita un piccolo mondo fatto di storie da raccontare.
Forza quindi, fatevi avanti.